II Cunto di Riccardo Terzo nasce nella Casa Circondariale di San Vittore. Al settore Penale abbiamo lavorato con Nino, un attore detenuto calabrese che faceva parte del nostro gruppo di lavoro, su Riccardo III e la guerra delle due rose. La nostra ricerca ci ha condotto a il “cunto” di un cantastorie che parla del proprio vissuto e paragona la guerra delle due rose alle faide delle “famiglie” calabresi e siciliane. La storia è stata ispirata dalla forte personalità di Nino, che si riconosceva in un passato dello stesso travaglio del personaggio di Riccardo III. Il detenuto attore con molto coraggio accettò di ripercorrere attraverso la mediazione del cantastorie questo”viaggio”.
La tecnica narrativa che si rifà, per ovvie ragioni, al teatro povero di grotowskiana memoria, ci conduce attraverso il giullare narratore al giullare drammatizzante e quindi al cantastorie, che si fa carico da solo di restituire la totalità drammatica con l’ausilio di burattini marionette, una chitarra, piccoli strumenti sonori ed elementi scenici fortemente simbolici. Fra testi che compongono il dramma, oltre naturalmente al Riccardo III di Shakespeare, ve ne sono alcuni di poeti siciliani del 500 come Antonio Veneziano e Giovanni Meli, mentre il prologo, i versi in rima del cantastorie, l’epilogo e l’esodo sono dello stesso Nino.
Oggi la ripresa di questo spettacolo, vuole essere una testimonianza di un lavoro che non vada perso e che con la sua visibilità venga riconosciuta anche la profonda e sincera poesia di Nino
Da Shakespeare in autodrammaturgia con Gianni Lamanna e Francesco Mazza.
Interprete: Gianni Lamanna e Francesco Mazza.
18 Gennaio 2026 17:00 - 18:30
Costo: 12,00€
Posti Disponibili: 55

