UN DUE TRE…DANZA CON ME!

Performances multidisciplinari di improvvisazione per musica, danza e dintorni… Domenica 2 Marzo 2014 ore 16.30
Vi aspettiamo!

Incanto

CREARE L’INCANTO è un luogo aperto, magico ed invitante per stimolare il fare dei performer insieme ai bambini e ai loro genitori.
Dall’osservazione, dal gioco, dall’esplorazione e dalla relazione si svilupperà la performance.
Uno spettacolo sempre inedito perché nasce dalla creazione e composizione istantanea e collettiva.
Con Marcella Fanzaga (danza), Roberto Zanisi (musica), Francesco Mazza (luci) e i bambini del pubblico.
INFO – PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
ArgommTeatro Via Graziano Imperatore 40 – 20162 Milano
Telefoni: 0239311963 – 3397156826
info@argommteatro.it
http://marcellafanzaga.blogspot.com – http://themeetingpoint-milano.blogspot.com

NELLE CITTA’ D’ASFALTO

21-23 Febbraio 2014 ore 21.o0 domenica 23 ore 16.00
NELLE CITTA’ D’ASFALTO
ovvero:  dell’innaffiare l’assurdo giardino
di  Donatella Bardi
viaggio immaginario attraverso il teatro e il cabaret tedesco nella prima metà del Novecento
su testi di K. Valentin, B. Brecht e musiche di K. Weill e Frederick Hollaender
musiche e testi: a cura di Donatella Bardi e Francesco Porfido
direzione musicale e trascrizioni: Lucio Bardi e Livio Andronico
luci: Francesco Ficara
con Livio Andronico 
chitarra classica, Lucio Bardi chitarre,
Francesco Porfido 
voce, Francesco Mazza canto e chitarra accompagnamento,
Edi Quaggio canto
regia Francesco Mazza 

asfalto

Perché il cabaret e perché il cabaret tedesco?
La qualità delle composizioni poetiche e musicali basterebbe, da sola, a giustificare tale scelta. Il cabaret e proprio il “cabaret tedesco e in particolare berlinese”, in virtù dei contrasti che ne contraddistinguono il contesto sociale nel quale è nato e si è sviluppato, evoca lo spettro della guerra, per altro, tutto sommato recente, le discriminazioni, l’impegno sociale, le grandi tradizioni letterarie e linguistiche, teatrali e culturali. Il cabaret come parodia della società tedesca, dal primo Novecento fino alla fine della seconda guerra mondiale, quindi come metafora di tutte le società nelle quali siano presenti contrasti sociali e discriminazioni. Cultura, dolore, ironia, bellezza. Esiste un posto, in ognuno di noi, dove non solo è possibile, ma doveroso, legittimo, esprimere i propri sentimenti, gioire, urlare il proprio dolore, manifestare il proprio dissenso.