STUDIO SULLE SERVE

30 gennaio / 1 febbraio
Argómm Teatro
STUDIO SULLE SERVE
Il crepuscolo della coscienza Les Bonnes di Jean Genet
Premio Internazionale Teresa Pomodoro 2011
con Michele Falchi, Romeo Martel, Francesco Mazza
collaborazione artistica Donatella Massimilla Luigi Povelato
organizzazione Alessia Caldara, luci e suoni Eugenio Mazza
regia Francesco Mazza

falchi

Studio sulle Serve è uno spettacolo che nasce nella Casa Circondariale di San Vittore.Al settore Penale abbiamo lavorato con tre attori detenuti oggi liberi, che facevano parte del nostro gruppo di lavoro e oggi fanno parte della nostra realtà come attiva testimonianza di uno straordinario percorso umano e artistico.Un racconto di vita e teatro rappresentato da un vortice di esistenze immerse nelle solitudini, nelle reclusioni, nei disagi sociali e individuali dell’uomo. La menzogna, la sfrontatezza affascinante di due serve che amano ed odiano la loro signora e tentano di assassinarla, conducono  le stesse serve a diventare una suicida e l’altra  carnefice. Indagine senza fiato sui lati oscuri della propria coscienza Studio Sulle Serve riunisce artisti provenienti da linguaggi, esperienze e culture diverse.Dal loro incontro nasce una nuova drammaturgia e un evento ispirato all’opera di Genet, legata fortemente ai vissuti degli attori stessi e alla loro esperienza di auto drammaturgia. Esperienza che diventa un ponte, un dialogo tra le realtà nascoste e necessarie. Altra tappa di un percorso che si trasforma in una rara occasione di reale integrazione artistica.

Dream Machine

25 Gennaio 2014, ore 21.30
“Dream machine”
Diego Ruvidotti
, tromba, flicorno
Niccolò Cattaneo, organo
Piero Borri, batteria

Dream machine

Dream Machine va a pescare nella memoria e, attraverso l’improvvisazione collettiva e dialogica, distilla paesaggi sonori sorprendenti. La musica di Dream Machine, libera da rigidi stilemi, è fortemente evocativa ed accompagna lo spettatore, come la colonna sonora di un flm, in un percorso nel suo immaginario. Come in un sogno, basta un segno, un richiamo, un accento per trovarsi proiettati in un nuovo scenario. Gli elementi tematici, composti da Diego Ruvidotti, sono solo spunti da cui immergersi o a cui approdare.

Terra Che Brucia

18 Gennaio 2014, ore 21.30
“Terra che Brucia”
Massimo  Cavallaro
, sax tenore, soprano, elettronica
Tito Mangialajo, contrabasso
Diego  Ruvidotti, tromba e flicorno
Alberto Turra, chitarra elettrica
Gennaro Scarpato, batteria e percussioni

Terra che Brucia

“Creare un legame profondo tra immagini e musica, tra passato e presente. Questo l’intento del concerto “Terra che Brucia” … la perfomance coniuga alcuni splendidi documentari in bianco e nero degli anni ’40 sulla Sicilia e le isole Eolie con una partitura intessuta di jazz e ambient, etnica e elettronica. E.Al. Cinema.

“..il sax racconta l’agonia della mattanza…la dolente melodia arabeggiante del sax soprano pare annunciare la mattanza che si svolgerà in uno spazio acustico saturo da beat ossessivi come le immagini si saturano dei tonni agonizzanti.” Flavio Massarutto, Il Gazzettino.

“…il concerto di Massimo Cavallaro prodotto da Tarmina Arte con musiche originali a contrappunto dei documentari della Panaria Film su Sicilia e isole Eolie anni ’40 è uno degli appuntamenti di maggior richiamo della rassegna “900 passi in Sicilia” presso la Cineteca Italiana a Milano.” Mario Serenellini, La Repubblica.

Prodotto da  Taormina Arte “Terra che Brucia” è un originale concerto ispirato dalle immagini dei documentari girati dalla Panaria film negli anni ‘48-’50 sulle isole Eolie e la Sicilia. Saranno proiettati i rari, suggestivi e storicamente importanti filmati della Panaria film, pionieristica casa di produzione cinematografica degli anni 40.

Alla musica  il compito di fare da ponte tra passato e presente, grazie ad una partitura originale in cui confluiscono elementi acustici, elettrici ed elettronici con l’obbiettivo di creare un’atmosfera capace di dialogare in contrappunto con le immagini cariche di un emozionante carattere di memoria.