Terra Che Brucia

18 Gennaio 2014, ore 21.30
“Terra che Brucia”
Massimo  Cavallaro
, sax tenore, soprano, elettronica
Tito Mangialajo, contrabasso
Diego  Ruvidotti, tromba e flicorno
Alberto Turra, chitarra elettrica
Gennaro Scarpato, batteria e percussioni

Terra che Brucia

“Creare un legame profondo tra immagini e musica, tra passato e presente. Questo l’intento del concerto “Terra che Brucia” … la perfomance coniuga alcuni splendidi documentari in bianco e nero degli anni ’40 sulla Sicilia e le isole Eolie con una partitura intessuta di jazz e ambient, etnica e elettronica. E.Al. Cinema.

“..il sax racconta l’agonia della mattanza…la dolente melodia arabeggiante del sax soprano pare annunciare la mattanza che si svolgerà in uno spazio acustico saturo da beat ossessivi come le immagini si saturano dei tonni agonizzanti.” Flavio Massarutto, Il Gazzettino.

“…il concerto di Massimo Cavallaro prodotto da Tarmina Arte con musiche originali a contrappunto dei documentari della Panaria Film su Sicilia e isole Eolie anni ’40 è uno degli appuntamenti di maggior richiamo della rassegna “900 passi in Sicilia” presso la Cineteca Italiana a Milano.” Mario Serenellini, La Repubblica.

Prodotto da  Taormina Arte “Terra che Brucia” è un originale concerto ispirato dalle immagini dei documentari girati dalla Panaria film negli anni ‘48-’50 sulle isole Eolie e la Sicilia. Saranno proiettati i rari, suggestivi e storicamente importanti filmati della Panaria film, pionieristica casa di produzione cinematografica degli anni 40.

Alla musica  il compito di fare da ponte tra passato e presente, grazie ad una partitura originale in cui confluiscono elementi acustici, elettrici ed elettronici con l’obbiettivo di creare un’atmosfera capace di dialogare in contrappunto con le immagini cariche di un emozionante carattere di memoria.

MERUS HISTRIO

10/12 gennaio
Argómm Teatro
MERUS HISTRIO
Spettacolo Giullaresco
di e con Gianni Lamanna

cunto2

Monologhi, fatti storici, racconti,  indovinelli,  strambotti,  canzoni, balli e suoni strumentali di un periodo che va dal primo secolo a.c. fino alla fine del 1500.
Il personaggio del giullare che personifica tutto e tutti si avvale,  in alcuni momenti, della partecipazione del pubblico  attraverso giochi di convivio e corteggiamenti, tipici del medioevo.
I temi che si presentano parlano d’amore cortese; di guerre, di eroi, di magnificenze, di saggezza contadina e del declino dell’uomo. Il fil rouge dell’opera è tenuto dai canti di  Polidoro, Pier delle Vigne e Astolfo : personaggi trasformati in arbusti  da Virgilio, Dante e Ariosto.
Il linguaggio passa dall’arcaico lessico dei primi secoli del volgare al forbito vocabolario dei nobili poeti, rendendo cosi il giullare un viaggiatore del tempo.
Affrontare l’avventura della vita ci porta a pensare che forse, la stessa non sia un’inutile farsa.

Antonela Salgado

20 Dicembre 2013, ore 21.30
Antonela salgado, Canto
Francesco Motti, Tastiere e Fisarmonica
Andrea Bevilacqua, Pianoforte e Fisarmonica
Agostino Marino, Contrabbasso
Tommaso Guza,  Batteria

Antonela Salgado2

Antonela Salgado giovane cantautrice e interprete  ha sempre studiato musica come autodidatta, facendosi coinvolgere dalle melodie più diverse e contrastanti. La musica ha avuto un importante ruolo nella vita di Antonela che fin da piccola, attraverso i genitori, padre musicista e madre attrice, ascoltava e cantava melodie italiane e argentine.
All’età circa di 13 anni decide di mettersi alla prova nei primi concerti.
Nel 2010 Antonela conosce per caso un famoso vocal coach, Andrea Rodini, con il quale inizia subito un percorso musicale intenso di scrittura brani e arrangiamenti.
A maggio 2012 esce  “Antologia” un piccolo disco contenente 4 canzoni, di cui tre inediti e una cover.
Nel dicembre 2013 esce il singolo “L’Amor Puttana”.
Nonostante la giovane età è già riuscita a creare dei lavori maturi e consapevoli, con un filo di ingenuità mista a sensualità e raffinatezza nella scelta dello stile, nell’utilizzo pacato della voce e nella scelta di suoni e melodie semplici ma pensate, che arrivano subito al cuore.