PABLOVOYAGE


suite_per_Neruda_e_il_mare

sabato 6 aprile ore 21,00

Questo spettacolo è dedicato alla poesia: motore dei sentimenti e della creatività. Non è la biografia di Neruda, ma il racconto delle sue anime poetiche: la natura primordiale, il mare, la metafora e i suoi giocattoli preferiti: le collezioni delle navi in bottiglia, delle conchiglie e delle polene.
Tenteremo di rendere idealmente onore ai cinque sensi del nostro pubblico: al tatto, con la sensazione di accarezzare la superficie ruvida o liscia di una conchiglia; al gusto e all’olfatto, nel respiro del profumo forte del mare; all’udito, con il suono di un verso del Pablo o l’accordo di una canzone d’amore; alla vista, con lo scorrere dei fotogrammi, il disegno di una vela o il gesto silenzioso di un passo di danza.

STRING THINGS

sabato 23 marzo, alle ore 21
terzo concerto della rassegna “Shape in space – Musica in forma libera”
performance di Emanuele Parrini e Roberto Bonati “String things”.Cari amici, vi ricordiamo che sabato 23 marzo, alle ore 21, al Teatro Argomm di Milano, si terrà il terzo concerto della rassegna “Shape in space – Musica in forma libera” con la performance di Emanuele Parrini e Roberto Bonati “String things”.
Ingresso Libero

Cassandra

Oratorio teatrale per due attori e due musicisti
ispirato a testi di Licofrone, Eschilo ed Euripide
Atelier Teatro
sabato 16 marzo ore 21,00, domenica 17 ore 16,00

Nell’ultimo anno della guerra di Troia, un messaggero spaventato ci guida nel tempio di Apollo, dove la profetessa Cassandra è rinchiusa. Nessuno la deve ascoltare, nessuno crede alle sue profezie, e tuttavia il re Priamo, suo padre, ne richiede dettagliati resoconti.
Apollo ha abbandonato il tempio ma ossessiona Cassandra con la sua presenza invisibile.
Poco più che bambina ella ha rifiutato la violenza degli dei e degli uomini e ora lotta per mantenere accesa la fiamma della propria umanità, in un tempio vuoto, nel cuore della guerra. Costretta a vedere in ogni bambino un giovane soldato in una pozza di sangue, la profetessa deve accettare le peggiori manifestazioni dell’umano e del divino, danzando in punta di piedi verso la distruzione, gridando la verità, in una metamorfosi che chiameranno follia.

scritto da Giulia Salis
con Giulia Salis e Stefano Gerace
musiche originali dal vivo di Francesco Forges e Stefano Gerace
regia Ruggero Caverni