RUS DE CAVEI

ballata per idraulico e ballerina
nato all’interno del progetto “Fiera Medea” di Teatro degli incontri
venerdì 10 giugno ore 21,00
Rus De Cavei
di e con Moreno Agnella
collaborazione registica e drammaturgica Swewa Shneider
Progetto Scenico Caterina Belloni

Lei, Carla, capelli rossi, ballerina di night club con un corpo da urlo.
Lui, il Franchino, idraulico di Melzo dotato di un talento per il canto, una voce cristallina difficile da dimenticare.
La Carla e il Franchino si incontrano e si amano.
Entrambi provenienti da famiglie di estrazione umile e povera.
Quest’incontro nato da una bizzarra alchimia, sboccia con la creazione di una nuova famiglia tra periferie e una “favolosa” Milano e d’altri tempi.
Nasce un figlio, capelli rossi… “rus de cavei”.
Una ballata, narrata e cantata. Un film in bianco e nero, che vive di amori e contraddizioni. Carla e Franchino due antieroi, classe media anni “70”. Racconti talvolta comici e talvolta tragici.
Tra melodie dolci e ritmi incerti si “dirigono” i destini dei due personaggi.
Il riscatto del figlio, testimone di quella “famigliola mediocre” che trasforma in “Memoria” e in una “Leggenda Eroica”.
Una pièce teatrale amara a e poetica; un atto d’amore di un figlio verso la propria eredità; la riconciliazione con la propria storia di famiglia.

RAYUELA

sabato 21 maggio ore 21,00Immagine Musaio

Parigi e Buenos Aires: due metropoli, due continenti, una innata verve artistica che nella musica popolare ha codificato due linguaggi unici e fortemente legati al loro spirito multietnico.
A Parigi il Jazz, accolto con entusiasmo nella forma in cui lo suonavano i maestri d’oltreoceano ma trasfigurato nell’elettrizzante declinazione creata dai manouche. A Buenos Aires il Tango,
Parigi, è stata la prima città ad attirare il Tango già nei primissimi anni del ‘900, sia per la sua attitudine verso l’esplorazione dell’esotico, sia per l’attrazione che gli argentini hanno da sempre provato per la Francia e soprattutto per la Ville Lumiere.
Questa sera il trio RAYUELA vi trasporterà in una atmosfera particolare attraverso un ventaglio di sfumature musicali che vanno dal più verace esprit manouche al tango argentino, conservando come trait d’union la sonorità essenziale di un duo strumentale, formato da una chitarra e un contrabbasso, e da una voce che padroneggia sia il francese che il castigliano.
La caratteristica ineguagliabile della formazione sta nell’eclettismo con cui i tre protagonisti sanno spaziare da un linguaggio all’altro conservandone la verità.