Io Credo Che, No Niente

liberamente ispirato a Pierre Notte
A cura di Leonardo. Gazzola

Maria odia essere toccata e si taglia i polsi per passare il tempo. Invece, per scappare dalle paranoie della propria famiglia, Maria si ritroverà nelle situazioni più assurde, alcune delle quali verosimili, altre decisamente meno. Si farà coccolare da un fantasma, sarà casellante di autostrada, incontrerà la Morte, tante eroine del teatro classico e un goffo amore che forse non sboccerà … o forse sì?… sarà questa la sua salvezza? Una delirante sarabanda che pare indicarci che nella vita tutto può succedere: anche nulla.
con
Alessandra Calcagno, Leo Colonnello, Rebecca Gazzola, Marco Girelli, Andrea Massoni, Sabrina Saporiti, Gilles Vismara
luci
Maria Franco
costumi e scene
Atelier MaiSentiti
regia
Leonardo Gazzola

La Morte Ride

(Omaggio a Georges Bataille)

venerdì 2 febbraio ore 21,00

voce & chitarra: Paolo Spaziani

regia & scene: Letizia Corsini

via Bianchi D’espinosa  angolo Graziano Imperatore 40

Rivolgere la voce al cielo notturno è già, in retroazione, scivolare nel
silenzio più abissale, colloquiare con l’assenza o l’assenza delle
assenze, un’azione nell’evanescenza, l’evanescenza che da prova di sé,
nel buio. Come non pensare a Georges Bataille in cui la parola sembra
dire, è il calco esatto di un dire e in realtà è un anti-dire, un segno
opposto del dire nascosto nel dire, anti ovvero analogamente al
pensiero che si è avuto un giorno di un’anti-materia. A Georges Bataille.
Dove il tempo sembra essere e compitarsi, è un calco esatto del tempo
e in realtà è già passato (non nel futuro ma) oltre, ha sconfinato in, è un
anti-tempo. Ecco, il cielo notturno è un anti-tempo, inevitabilmente.

Il Calapranzi

The Dumb Waiter
di Harold Pinter
traduzione a cura di Alessandra Serra

sabato 27 gennaio ore 21.00 e domenica 28 ore 16.00

con Gianni Lamanna e Francesco Mazza
luci e fonica Mary Eterno
regia Francesco Mazza

E’ una sorta di rinnovato approccio all’assurda claustrofobia,
alla violenza e anche alla solitudine, un dramma che troviamo
fortemente attuale. Per questo abbiamo pensato a un uomo
che potrebbe venire da lontano, costretto da qualcuno a
“lavorare” qui, di notte, senza poter uscire di giorno, un uomo
estremamente duro, forse solo disperato.
Un dramma in continua tensione: tensione per gli attori, tensione per il pubblico.

Ben e Gus sono due sicari prezzolati, appartenenti a una
“organizzazione” tanto potente quanto invisibile.
Nonostanteil mestiere porti i professionisti a sbrigare gli affari sporchi
con indifferente ripetitività, dubbi e incertezze sembrano incrinare
la complicità operativa dei due killer.
Un dramma che fa riflettere e che ci offre la possibilità di riconoscere le molte
ombre latenti che giacciono silenziose in tutti noi e che, quando
meno ce lo aspettiamo, possono materializzarsi cogliendoci di sorpresa.