Hydros

sabato 2 marzo ore 21,00 e domenica 3 ore 16,30

Ogni esperienza, anche se ripetuta, è sempre autentica, unica. Così come l’acqua scorre e cambia forma, i due protagonisti di questo spettacolo, in un crescendo ritmico di cambi di scena e di personaggi, ci porteranno in diversi quadri della vita: da un ufficio al mare, dal ‘500 shakespeariano al presente di una quotidianità immobile, da un gorgo di patologia e violenza al varietà. Un lavoro sul cambiamento, sulle proprie fragilità: perdere l’equilibrio per trovarne uno nuovo, diverso. Perché “non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume”.

Io Credo Che, No Niente

liberamente ispirato a Pierre Notte
A cura di Leonardo. Gazzola

Maria odia essere toccata e si taglia i polsi per passare il tempo. Invece, per scappare dalle paranoie della propria famiglia, Maria si ritroverà nelle situazioni più assurde, alcune delle quali verosimili, altre decisamente meno. Si farà coccolare da un fantasma, sarà casellante di autostrada, incontrerà la Morte, tante eroine del teatro classico e un goffo amore che forse non sboccerà … o forse sì?… sarà questa la sua salvezza? Una delirante sarabanda che pare indicarci che nella vita tutto può succedere: anche nulla.
con
Alessandra Calcagno, Leo Colonnello, Rebecca Gazzola, Marco Girelli, Andrea Massoni, Sabrina Saporiti, Gilles Vismara
luci
Maria Franco
costumi e scene
Atelier MaiSentiti
regia
Leonardo Gazzola

La Morte Ride

(Omaggio a Georges Bataille)

venerdì 2 febbraio ore 21,00

voce & chitarra: Paolo Spaziani

regia & scene: Letizia Corsini

via Bianchi D’espinosa  angolo Graziano Imperatore 40

Rivolgere la voce al cielo notturno è già, in retroazione, scivolare nel
silenzio più abissale, colloquiare con l’assenza o l’assenza delle
assenze, un’azione nell’evanescenza, l’evanescenza che da prova di sé,
nel buio. Come non pensare a Georges Bataille in cui la parola sembra
dire, è il calco esatto di un dire e in realtà è un anti-dire, un segno
opposto del dire nascosto nel dire, anti ovvero analogamente al
pensiero che si è avuto un giorno di un’anti-materia. A Georges Bataille.
Dove il tempo sembra essere e compitarsi, è un calco esatto del tempo
e in realtà è già passato (non nel futuro ma) oltre, ha sconfinato in, è un
anti-tempo. Ecco, il cielo notturno è un anti-tempo, inevitabilmente.